critica

  • "Accostandoci alle opere di Leonor Navas Richar si resta colpiti dalla grande versatilità esecutiva che ella estrinseca sia nei quadri tridimensionali che nelle sculture. Il filo conduttore che struttura e dimensiona le opere è la corda. Corda di varie dimensioni, ora più sottile e flessuosa, ora più spessa e pesante, sempre lucida, come imbevuta nella cera ed in essa coagulata. La corda è l'elemento essenziale che dà vita alle composizioni caratterizzandone i vari momenti creativi. Vediamo così quadri in cui il filo si arrotola su se stesso in matasse a volte legate empaticamente, a volte svolgendosi da una parte centrale più densa ed in aggetto, mentre la periferia riecheggia le volute centrali. Si nota quindi il passaggio dalla densità centrale alla rarefazione periferica. Lo spazio di fondo su cui si articolano le composizioni è variabile, quasi ad indicare stati d'animo diversi nel volgersi delle corde. A seconda che lo spazio avvolgente sia bianco, grigio, rosso o di due colori, le circonvoluzioni, che si articolano nella terza dimensione, acquisiscono individualità e risultati differenti. Spesso le corde conservano il loro colore naturale articolandosi su fondi dello stesso colore o diverso creando articolazioni ritmiche contrapposte; a volte invece assumono colorazioni monocromatiche, generando interazioni empatiche con vari colori di fondo. Nelle sculture le corde usate si concretizzano in figure antropomorfe o animali o anche in forme quasi surrealiste. In esse non manca mai il colore, anche se vi è una prevalenza di cromie scure, ed il gioco delle luci rende queste figure, pur modulate secondo ritmi naturalistici, più sintetiche. Da queste opere si arguisce uno slancio vitale rattenuto che domina le sue composizioni. La prevalenza della centralità costringe la visione ad una focalizzazione univoca, quasi un centro cittadino fitto che va allargandosi verso la periferia. Questa disposizione spaziale fa assumere un grande respiro alle opere senza far perdere la loro individualità. Possiamo dire che Leonor Navas Richar dinamizza in modo plastico le sue opere conferendole una leggerezza, una musicalità ed un ritmo che ci evoca le sue origini cubane."

    Silvano Battistotti Milano 17/09/2008

  • "L'emozione artistico - espressiva dell'artista Leonor Navas Richar si manifesta nelle opere mediante l'uso di cromie coinvolgenti e mediante carichi di fortissime valenze simboliche. L'artista riesce a coinvolgere emotivamente il fruitore permettendo così l'immediata comprensione dell?messaggio contenuto nell?opera. Questo messaggio a volte ha intenti di denuncia sociale a volte esalta la grandezza del creato. L'animo dell'artista risulta essere validamente attratto da ogni manifestazione del reale si da concepire opere che sono la manifestazione materiale delle potenzialità di un grande intelletto creativo e dell'atto d'amore verso la natura e il reale."

    Dino Marasà- dal libro: "Grandi Maestri" edizione 2008, Palermo

  • "La natura, nei dipinti dell'artista ovvero la sintesi cromatica ed emotiva di essa, diviene tematica ricorrente, intima essenza passione struggente. Paesaggi dell'isola di Cuba sono colti come frammenti di un viaggio, appaiono come dolcissime poesie, svelate in una dimensione incorporea, quasi impalpabile. Calde atmosfere si accendono nell'aere e la luce attorno risalta e riflette nel cielo le marcate cromie dei fiori. Come in un sogno l'effetto luce dona alle forme vibrazioni immateriali mentre i colori si accendono nel fuoco passionale dei ricordi. Dalle opere di Leonor Navas Richar affiorano profonde suggestioni generate da un'innato senso di rispetto per la vita, per la sua sacralità. Melodie caraibiche aleggiano sopra paesaggi infuocati che hanno le loro radici simbolico-espressive nelle giornate afose ed assolate dell'estate cubana. Il tratto a volte informale si carica di valenze espressioniste donandoci due aspetti tra loro in antitesi ma complementari: una tenue tristezza per l'irrevocabilità della vita e una gioia di vivere, di amare la natura, di essere parte di essa. Entità inseparabili ci raccontano la profonda ricerca interiore dell'artista, il suo desiderio di comunicare, di donare la sua intima vibrazione "l'immagine di un sogno" si accende nei colori dell'Autunno si trasforma in una foresta in fiamme, arde nella passione del cuore. Due figure femminili, colte in una provocante postura,emanano una sensualità travolgente, ci raccontano che la vita nella sua brevità è un incredibile dono, fiore solitario nell'immensità cosmica dell'universo."

    Arch. Prof. Gianluigi Guarneri (critico d'arte)-16 marzo 2008

  • "...c'è un filo conduttore, nelle sue opere che interseca tutti i temi affrontati, dalla personalissima e raffinata interpretazione cromatica del paesaggio, all'utilizzo della figurazione, al superamento quasi totale della forma (che molto si avvicina all'astrazione ed alla comunicazione lirica ed assoluta), con una caraibicità ancestrale che li interpreta e personalizza tutti. In quest ottica, una roboante ed eclettica rumba, può assimilarsi a un paesaggio immobile ed infuocato dal sole ed emanarne gli stessi sapori e profumi, senza con ciò perdere in profondità e contenuti, anzi, aggiungiendo emozionalità ed aspetti nuovi e significativi..."

    da : Agenda del Collezionista 2007- Centro Diffusione Arte - Milano
  •